Chiede soldi per un certificato medico di base finisce nei guai

Chiede soldi per un certificato medico di base finisce nei guai
BELLUNO - Fa pagare un certificato gratuito: medico furbetto viene sanzionato dall'Usl 1. È stato grazie alla segnalazione di un'assistente sociale venuta a sapere del...

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BELLUNO - Fa pagare un certificato gratuito: medico furbetto viene sanzionato dall'Usl 1. È stato grazie alla segnalazione di un'assistente sociale venuta a sapere del gesto poco chiaro che F.M., medico di base con incarico provvisorio nel periodo a cui risalgono i fatti, non l'ha passata liscia. La sua trovata di chiedere soldi ai famigliari di Z.M., sua assistita, per la redazione della certificazione Svama utile all'eventuale inserimento della signora nella sezione altra protezione alzheimer di Belluno l'ha infatti pagata cara. Al tempo in cui risalgono i fatti l'uomo lavorava in Alpago, il suo era un incarico provvisorio in sostituzione di un collega andato in pensione.


Ad avvisare l'azienda sanitaria della condotta poco chiara del professionista era stata un'assistente sociale e la direzione dell'Usl 1, valutata la gravità del caso, aveva passato la palla al Collegio arbitrale regionale, l'organo chiamato ad esprimersi in questi casi. Ne derivò l'apertura di un procedimento penale nella convinzione che i fatti segnalati rappresentassero «gravi violazioni degli obblighi e dei compiti previsti dall'Accordo collettivo nazionale». Il certificato in questione, infatti, viene pagato dall'azienda sanitaria e la richiesta del camice bianco alla famiglia dell'assistita è stata del tutto irregolare. Da qui la maxi multa, consistente nella riduzione di un quinto dello stipendio per sei mesi. «Si tratta di una sanzione troppo grave, che va al di là dei poteri dell'azienda - spiega il direttore generale Pietro Paolo Faronato - perciò è stato il Collegio arbitrale a valutare il problema e a stabilire la multa. Abbiamo segnalato anche alla Finanza e alla procura». La figuraccia per l'uomo si è tuttavia risolta con la sola decurtazione sullo stipendio, mentre non ci sono state ripercussioni sull'attività lavorativa con la revoca, valutabile in questi casi, del contratto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino