Medici e farmacie in rete addio alle ricette rosse

Medici e farmacie in rete addio alle ricette rosse
Tra un mese e mezzo si potrà dire addio alla ricetta rossa. Il...

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Tra un mese e mezzo si potrà dire addio alla ricetta rossa. Il periodo di sperimentazione nell'Usl di Treviso è finito: adesso i 259 medici di famiglia e i 54 pediatri di libera scelta sono tutti collegati per via telematica con le 98 farmacie del territorio. Un passo fondamentale per iniziare, da giugno, a prescrivere i farmaci in forma digitale attraverso la ricetta elettronica. Cosa cambierà? Che ai pazienti verrà dato un codice alfanumerico, annotabile su un semplice foglio o memorizzabile sul telefonino. Basterà poi presentarsi con questo in una qualsiasi farmacia per avere tutte le medicine indicate dal proprio dottore. Per il momento codice e ricetta rossa conviveranno. Sarà la Regione a decidere quando far definitivamente sparire la prescrizione tradizionale. «Da parte nostra siamo già a regime - annuncia Oliviero Beni, direttore amministrativo dell'Usl 9 - siamo pronti al balzo: andare a ritirare i farmaci prescritti dai medici sarà presto come fare un check-in in aeroporto o timbrare un biglietto del treno». Le premesse sono ottime. Tanto che l'azienda sanitaria sta già riducendo gli ordini di ricettari per i prossimi mesi. E qui sta il risparmio: il taglio delle ricette rosse stampate dalla Zecca dello Stato permetterà una sforbiciata media di circa 500 mila euro per provincia. Non l'unico vantaggio reso possibile dalla rete tra dottori e farmacie che di fatto è la base su cui realizzare l'atteso fascicolo sanitario elettronico. «Il sistema nato dallo sviluppo di un prototipo messo a punto dalle Usl di Treviso e Belluno - sottolinea Claudio Dario, presidente di Arsenàl.IT - permetterà di controllare in tempo reale cosa è stato prescritto e cosa viene ritirato nelle farmacie». Una rivoluzione. «Le possibilità sono moltissime - fa il punto Pierpaolo Faronato, coordinatore del progetto e direttore generale dell'Usl di Belluno - chi ha malattie croniche, ad esempio, non dovrà più andare ogni volta in ambulatorio per farsi prescrivere le medicine ma potrà semplicemente andarle a ritirare in farmacia con il codice che il medico sarà in grado di spedirgli via mail o come messaggio sul cellulare». «Stesso discorso per le attuali impegnative per visite specialistiche - conclude - con i database condivisi i dottori potranno vedere subito di che esami ha bisogno un paziente e organizzarsi di conseguenza, con effetti positivi anche sulle liste d'attesa».

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Il Gazzettino