Maxi-buco nel Comune di 200 abitanti

Maxi-buco nel Comune di 200 abitanti
Gli uffici e l'abitazione di un dipendente del Comune di Dogna sono stati passati al setaccio dagli uomini della Compagnia di Tarvisio della Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli uffici e l'abitazione di un dipendente del Comune di Dogna sono stati passati al setaccio dagli uomini della Compagnia di Tarvisio della Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle hanno eseguito una perquisizione delegata dalla Procura di Udine che ha aperto un'inchiesta sull'ammanco di 411 mila euro nelle casse comunali, scoperto lo scorso anno dal sindaco Gianfranco Sonego e già riconosciuto dalla Corte dei Conti. L'ipotesi di reato su cui è al lavoro la magistratura friulana è quella di peculato. I sospetti si sono concentrati su un dipendente, 60 anni, che abita in un paese della zona e che nei giorni scorsi ha ricevuto la visita dei finanzieri e la notifica di un avviso di garanzia.

Gli inquirenti gli contestano al momento una serie di prelievi di denaro in contanti tra il 2003 e il 2013, per una somma complessiva poco inferiore ai 200 mila euro. Di tali prelievi mancherebbero i documenti di rendicontazione di spesa. E gli addebitano anche la sparizione di circa 2 mila euro erogati tra il 2006 e il 2012 al Comune di Dogna, elargiti a favore della Protezione civile. La somma non risulterebbe infatti accreditata nella contabilità dell'ente. Secondo quanto si è appreso il diretto interessato, ascoltato nell'ambito di un accertamento interno aperto in via amministrativa dal Comune, avrebbe negato ogni irregolarità.
L'inchiesta, affidata al pm Luca Olivotto, è ancora alle battute iniziali. La vicenda non è affatto chiara. Gli inquirenti si sono trovati di fronte a una situazione confusa anche dal punto di vista documentale e non escludono, allo stato, che potrebbe trattarsi di una semplice cattiva gestione contabile.
In Municipio, infatti, mancherebbe parte della documentazione contabile relativa ad alcune uscite di denaro dalle casse dell'ente. Fino a questo momento, le indagini delle Fiamme gialle di Tarvisio si sono concentrate sul movimento del denaro contante. In seguito i finanzieri sposteranno i propri accertamenti sull'analisi di tutte le altre movimentazioni contabili nelle casse comunali. Non è escluso dunque neppure che le somme in contestazione possano crescere. I finanzieri avrebbero anche già ascoltato come persone informate sui fatti alcuni tra gli amministratori e gli altri dipendenti del Comune. In questo momento l'obiettivo sarebbe quello di capire dove siano finiti i documenti mancanti. Quegli stessi documenti che i finanzieri sono andati a cercare anche a casa dell'indagato e negli altri luoghi nella sua disponibilità.

Il riserbo tenuto da inquirenti e investigatori sull'esito delle perquisizioni e sull'intera vicenda è massimo.
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino