Marta, la polesana che trasforma le banane in opere d'arte

Marta Grossi e una sua creazione
ROVIGO - Marta Grossi ha 31 anni ed è di Rovigo. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Segni particolari: una fossetta sulla guancia destra, allergica...

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ROVIGO - Marta Grossi ha 31 anni ed è di Rovigo. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Segni particolari: una fossetta sulla guancia destra, allergica alla polvere.




Tra i suoi passatempi, ama esplorare, andare in bicicletta, leggere riviste al contrario, ascoltare musica, la moda, il design, leggere libri e riviste, la fotografia, i blog, i social network, i flash-mob.



Vive a Honk Kong (regione amministrativa della Cina), dove lavora come art director e artista per la Chung Nam Building di Wanchai (area metropolitana situata sulla riva settentrionale di Hong Kong Island).



Negli ultimi 10 anni ha sviluppato la sua carriera tra l'Europa e l'Asia, lavorando per importanti brand e agenzie internazionali e spaziando tra design, advertising, branding e illustrazione. Allo stesso tempo è cresciuta come artista, mixando stili e tecniche che fondono illustrazioni e disegni a mano con arte digitale.



Marta è la creatice di Banana Graffiti, un progetto artistico dove la buccia della banana è usata come la tela sulla quale disegnare e si trasforma in una piccola opera d'arte contemporanea. Visionaria, originale e curiosa, si diverte a raccontare storie incredibili.



«Vivo a Hong Kong da quasi 4 anni. Ho lasciato l'Italia spinta dall'esigenza di crescere nella carriera e fare esperienze in una città che offre più opportunità a noi giovani, specialmente nel settore creativo, oramai super inflazionato a Milano, dove lavoravo prima. Ho ricominciato praticamente da zero e sono felice della mia scelta. Il concept di Banana Graffiti è fondato su un supporto naturale e perciò deperibile. È un'arte effimera, un esperimento per testimoniare che si può creare ed essere ispirati anche da un semplice frutto. Uno spazio temporaneo per un amore temporaneo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino