Banca accusata di falso in bilancio Sequestro preventivo per 2,6 milioni

Un'agenzia della Banca popolare di Marostica (repertorio)
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MAROSTICA - Falso in bilancio per la Banca popolare di Marostica. Il comando provinciale della guardia di finanza di Vicenza ha dato esecuzione in questi giorni giorni di un decreto di sequestro preventivo per complessivi 2 milioni e 645 mila euro emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale berico, dott. Stefano Furlani, all’esito di una complessa indagine che ha interessato un istituto di credito con sede nella cittadina della piazza degli scqcchi.




La vicenda ha visto contestare agli amministratori e sindaci della banca marosticense la falsità dei bilanci d’esercizio per gli anni 2010, 2011 e 2012 in violazione dell’articolo 2621 del codice civile. Secondo gli accertamenti delle fiamme gialle tutto è legato all’operazione di acquisizione, da parte dell’istituto vicentino, del 60% del capitale della Banca di Treviso, ad un prezzo rivelatosi ampiamente sovrastimato.



Il reale valore della partecipazione acquisita avrebbe imposto all’istituto di Marostica di mettere in luce nei propri bilanci delle consistenti svalutazioni, che avrebbero conseguentemente dovuto generare delle rilevanti perdite d’esercizio, nella realtà mai evidenziate grazie ad una artificiosa rappresentazione, tra le voci di bilancio, di crediti inesistenti. Occultando il cattivo affare portato a termine con l’acquisto dell’istituto bancario trevigiano, il management della banca vicentina ha potuto mostrare ai soci il conseguimento di un utile, quando in realtà il bilancio d’esercizio avrebbe dovuto chiudersi con risultati negativi.



La Guardia di finanza è giunta al sequestro della somma di oltre 2,6 milioni di euro, di fatto eseguito nei confronti della Volksbank che, nel frattempo, ha acquisito la banca marosticense così subentrando anche, da un punto di vista processuale, nelle responsabilità ascritte allo stesso istituto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino