BELLUNO - Un annuncio nel suo stile. Un defilatissimo what's up agli amici per dire che è diventato papà. Così Marco...
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Così Marco Paolini festeggia, a 59 anni, la nascita di Giacomo.
Un parto naturale, avvenuto in casa, ha visto venire alla luce sabato scorso il primogenito dell'attore e di Michela Signori a Mira. E gli amici di Treviso rimbalzano l'evento sui social. Nonostante l'editto che ha visto di fatto Paolini lontano dalla città per 14 anni, Treviso ha infatti sempre sentito Marco Paolini come un concittadino.
Nato a Belluno ma vissuto per anni in città «nella grande famiglia dei ferrovieri» come spesso ripete, l'attore a Treviso è stato protagonista di un'importante stagione di risveglio teatrale con Studio 900. Poi la protesta in mutande in piazza dei Signori insieme a Mario Brunello e ai musicisti dell'orchestra Filarmonia Veneta e infine l'esilio voluto dalla Lega. Poco prima degli anni di latitanza dalla Marca il teatro civile di Paolini arriva al grande pubblico soprattutto con «Il racconto del Vajont», l'orazione civile del 1993 che riportò all'attualità il disastro della diga. Ma a Treviso, ad eccezione di una comaprsa semiclandestina, l'attore non ha più messo piede. Il diktat è stato interrotto due anni fa con un grande reading ancora in piazza dei Signori, primo goal dell'epoca Manildo: lo spettacolo del 1 ottobre 2013 «Scusate il ritardo». Con Paolini in scena gli amici di sempre: Mario Brunello, Mirco Artuso. E in platea Luciano Benetton. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino