FELTRE - Sono ben 600 le Barbie che animano la ricca collezione di Manuela Forcellini. Sono tutte rigorosamente originali,...
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Sono tutte rigorosamente originali, nessuna intrusione da parte delle «sorelle» o delle imitazioni di altre case di giocattoli della bambola più venduta nel mondo, e prodotta dalla statunitense Mattel a partire dal 1959.
Manuela, 51 anni, casalinga e catechista di Zermen, ha cominciato all'età di 13 anni, dopo un regalo del papà, ad appassionarsi alle Barbie. La più «vecchia» della collezione risale al 1976, ma con passione la Forcellini continua anno dopo anno a incrementare il folto gruppo di bambole che, per geniale intuizione della Mattel, riproducono le sembianze di una donna adulta. «In genere le compero io stessa, ma molte mi vengono regalate, per lo più dai miei familiari», racconta Manuela. La collezionista ha 5 sorelle e 1 fratello che la aiutano ad alimentare la sua singolare passione per la bambola americana.
La cosa curiosa è che nessuno ci ha mai giocato: le 600 Barbie sono conservate nella camera della Forcellini fra le foto e gli oggetti personali, quasi come preziose reliquie - ciascuna nella proprie scatola originale -, e disposte su scaffali e mensole a mò di libri, alcune secondo un ordine tematico. Interessanti sono la sezione «Barbie magia delle Feste», la serie delle Barbie storiche, e quella i cui pezzi traggono ispirazione dalle dive del cinema.
Nella stanza della collezionista feltrina si posso ammirare anche i mobili e gli accessori che accompagnano la bionda giocattolo della Mattel nella sua vita immaginaria. Molte bambole vengono dall'estero, e i vestiti - sempre della stessa azienda produttrice - spesso portano i colori della nazione di provenienza. Fra queste ci sono il Canada, la Svizzera, il Cile.
Manuela ha già esposto le sue Barbie in 3 mostre, 2 volte nella frazione feltrina dove abita, Zermen, e una volta a Lamen. «Spero di poterle esporre anche a Feltre, ad esempio nell'ambito della Fiera dell'Oggetto Ritrovato, evento che spesso ospita anche collezioni di soggetti privati».
Alle sue 7 nipoti femmine, affascinate ed attratte da tutto quel ben di dio, Manuela dice semplicemente: «Guardare e non toccare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino