Anche Villaverla, dopo Malo, rifiuta l’impianto di cremazione

Anche Villaverla, dopo Malo, rifiuta l’impianto di cremazione
VILLAVERLA – A un mese di distanza da Malo anche Villaverla ha detto no all’impianto di cremazione che dovrebbe servire mezza provincia, dalla valle dell’Agno a quella del...

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VILLAVERLA – A un mese di distanza da Malo anche Villaverla ha detto no all’impianto di cremazione che dovrebbe servire mezza provincia, dalla valle dell’Agno a quella del Brenta, passando per quelle del Leogra e dell’Astico. L'impianto per la cremazione delle salme non si farà neppure a Villaverla. Ad annunciarlo è stato il sindaco Ruggero Gonzo che, nel corso nell’ultimo consiglio comunale, ha reso nota la trattativa avviata nelle ultime settimane con la cooperativa Orsa Maggiore di Malo, che aveva proposto la realizzazione del progetto con un tempio crematorio da oltre due milioni 800mila euro, completo di sala per il commiato e le funzioni religiose e servizi vari.




Una proposta economicamente appetibile per il Comune che in qualità di ente ospitante avrebbe ricevuto il 4% sul fatturato dell'impianto, per circa 70mila euro all’anno, oltre a una riduzione significativa del 50% per i residenti che avrebbero scelto la cremazione al posto dell'inumazione e l'incameramento della struttura dopo 30 anni. Il sindaco per evitare lungaggini ha chiesto alla cooperativa di dialogare con la popolazione prima di firmare il via ai lavori. Una proposta rigettata.



“Senza confronto con la popolazione – il pensiero di Ruggero Gonzo - non si farà il forno per le cremazioni a Villaverla. La cooperativa dopo avere formulato la richiesta l'ha ritirata quando ho ventilato la necessità di un dialogo con i residenti”. Ci mette la faccia il sindaco: “Mi assumo la responsabilità della scelta di chiudere la trattativa, l’impianto non si farà perché c'è stato il rifiuto di un confronto con i cittadini che rappresento”. Per l’interna provincia di Vicenza è attivo un solo impianto di cremazione, quello del capoluogo.

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Il Gazzettino