MALO (VICENZA) - È ricoverato all'ospedale di Santorso in gravi condizioni (rischia l'amputazione di una gamba) Giuseppe Dalle Rive, 54 anni, operatore sociosanitario...
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Poco dopo le 17 di ieri l'altro l'uomo è stato investito dallo scoppio di una spoletta di un proiettile da mortaio, che con la fiamma ossidrica stava tentando di fonderla per destinarla come supporto a un cannone inerte da inserire nel presepe vivente di San Tomio. Ciò nell'ambito del centenario della Grande guerra.
Giuseppe Dalle Rive era nel garage di casa dell'amico Tarcisio Poletto, 53 anni, residente in via Poletti 10 a San Tomio, e assieme stava lavorando per produrre un accessorio per un finto cannone.
Alla base dello scoppio c'è l'inesperienza dei due amici che pare abbiano trovato l'ordigno della Prima guerra mondiale sull'altopiano di Asiago. La fiamma ossidrica ha generato lo scoppio che poteva costare la vita a Giuseppe Dalle Rive, ferito a una gamba.
L'amico Tarcisio Poletto è rimasto illeso. L'allarme al 118 è stato lanciato da un vicino di casa, allarmato dallo scoppio e dalle grida dei due amici. I sanitari del Suem hanno ricoverato il ferito all'ospedale di Santorso, dove è stato operato alla gamba ferita. Non è escluso il rischio di amputazione. Per avere portato a casa l'ordigno i due amici saranno segnalati alla Procura della Repubblica.
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Il Gazzettino