UDINE - Giovani e meno giovani, uomini, ma soprattutto molte donne. Sono stati circa una ventina i friulani (udinesi e non solo) che hanno voluto visitare il Centro islamico di...
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Poi hanno parlato con i musulmani, per conoscere di persona questo mondo e queste persone, superando le diffidenze che la cronaca internazionale ha portato alla ribalta dopo i recenti fatti di Parigi e non solo. «Quando abbiamo letto di questa iniziativa - hanno spiegato Gabriella e Fiorangela -, abbiamo pensato «Guarda che bella idea, finalmente una proposta di incontro». È «un avvenimento di grande importanza simbolica, di cui c'era bisogno soprattutto in questi tempi, con i tragici fatti che avvengono un po' dappertutto. Il mondo musulmano non deve essere visto come sinonimo di violenza, terrorismo e intolleranza. Noi conosciamo alcuni islamici e non sono così. L'aggressività è solo di una piccola parte ed è per questo che bisogna rinforzare la parte moderata. L'integrazione è possibile».
Il problema, secondo le due udinesi, è anche la scarsa partecipazione dei friulani all'iniziativa: «Perché - hanno continuato -, ci sono pregiudizi e disinteresse. Paura? Non credo. E se c'è paura è data soltanto dal fatto che non c'è conoscenza di cosa sia veramente il mondo islamico». Anche la signora Andreina ha voluto visitare il centro islamico: «Sono qui soprattutto per curiosità - ha detto - ma mi pare una bella iniziativa: tutto si è svolto tranquillamente e questo ha rafforzato l'idea che io già avevo e cioè che non bisogna avere timore dell'Islam. Peccato - ha concluso -, che non siano venuti tanti friulani. Probabilmente, la maggior parte delle persone che hanno partecipato a questo Open day già di partenza non sono diffidenti verso l'Islam».
A.P.
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Il Gazzettino