Ingegnere vicentino idea il sistema per ripulire lo spazio dai satelliti 'morti'

Ingegnere vicentino idea il sistema per ripulire lo spazio dai satelliti 'morti'
VICENZA - Quarant'anni, vicentino, ingegnere aerospaziale con dottorato di ricerca in energetica, appassionato di sistemi di propulsione a razzo ed esperto di sostenibilità,...

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VICENZA - Quarant'anni, vicentino, ingegnere aerospaziale con dottorato di ricerca in energetica, appassionato di sistemi di propulsione a razzo ed esperto di sostenibilità, ha fondato una società specializzata nel recupero di satelliti morti in orbita attorno alla Terra, D-Orbit. Luca Rossettini è il protagonista di «Bella Storia», il nuovo programma di Rai Cultura, ideato e condotto da Maurizio Costanzo, in onda domani, mercoledì 21 ottobre, alle 23 su Rai Storia.




Spazzino spaziale, la mission di Luca







Fin da piccolo Luca ha un sogno: diventare astronauta. Per raggiungere il suo obiettivo studia e si prepara per anni, ma alla fine del percorso, non riuscendo a superare le ultime prove, deve rinunciarvi. Parte per la Silicon Valley e partecipa a un programma per potenziali imprenditori sponsorizzato da aziende italiane. Proprio lì, in America, grazie agli studi intrapresi, a uno stage alla Nasa e agli incontri con altri brillanti cervelli italiani in fuga, nasce l'idea di unire la sostenibilità al settore aerospaziale.



Nonostante i riconoscimenti che il progetto riceve a livello internazionale e le opportunità che vengono offerte per realizzarlo, Luca e i suoi più stretti collaboratori decidono di tornare in Italia. Qui nasce la società che rappresenta un fiore all'occhiello tra le start up nostrane e che in pochi anni si espande in Europa e negli Stati Uniti. Il prodotto è un dispositivo innovativo che installato direttamente sul satellite lanciato in orbita permette di gestirne da terra le ultime fasi di vita fino a rimuoverlo completamente dallo spazio. L'azienda di Rossettini è attualmente la sola ad aver compiuto un primo e fondamentale passo per risolvere il problema dell'inquinamento spaziale, tema di grande interesse, visto che nel prossimo decennio si prevede il lancio di circa milleduecento nuovi satelliti.



Ripulire la spazzatura spaziale è la sua mission perché, spiega, gli schianti tra satelliti a trentamila chilometri all'ora potranno causare nubi che annulleranno le funzioni degli stessi dispositivi che ci trasmettono ogni giorno, attraverso le loro tecnologie, la gran parte dei servizi che utilizziamo. La pulizia della terra, o meglio della biosfera, è la missione sociale dell'uomo se vuole garantire un futuro al pianeta e alla comunità umana non solo salvando gli alberi ma anche gli ambiti spaziali che sono diventati funzionali alla vita del pianeta.



Il video in cui parla Luca Rossettini è tratto da frammenti del suo intervento per l'Istituto Italiano Imprenditorialità col Dipartimento Scienze Aziendali dell'Università di Bologna, e al meeting Tedx CaFoscariU all'auditorium S. Margherita di Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino