Lite furiosa e pietrata in testa nel bar al vicino di casa: 26enne è grave

Lite furiosa e pietrata in testa nel bar al vicino di casa: 26enne è grave
ROVIGO - Un litigio finito nel sangue, che ora si spera non finisca in tragedia. Un 26enne di Ca’ Tiepolo, ferito alla testa con una pietra, è ricoverato in condizioni...

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ROVIGO - Un litigio finito nel sangue, che ora si spera non finisca in tragedia. Un 26enne di Ca’ Tiepolo, ferito alla testa con una pietra, è ricoverato in condizioni gravissime all'ospedale di Rovigo. È in prognosi riservata, il quadro clinico è critico. Il ragazzo mercoledì, in tarda serata, e stato colpito con violenza alla testa con una pietra.




Tra la vittima e l’aggressore, che sarebbe un suo vicino di casa, da tempo non corre buon sangue. L’altra sera è divampata una lite. Il 21enne avrebbe colpito il più grande con una pietrata alla testa. Un colpo singolo, ma devastante. Il tutto si sarebbe verificato all'esterno del "Cafè Rum", in via Campion. Ci sarebbero testimoni dell’accaduto, dal momento che, come spiega la titolare, fuori c'erano numerosi avventori. Gli investigatori lavorano all'ipotesi di una lite poi degenerata.



«Dentro non mi risulta sia accaduto nulla - spiega l'esercente - Ieri sera (mercoledì, ndr) era al lavoro una mia dipendente, che mi ha detto di non essersi accorta di nulla. Il ragazzo più giovane è entrato, ha consumato un caffè ed è uscito. Dal bar si è sentito solo un tonfo fuori, come di un corpo che cade».

La Procura, nella persona del sostituto Sabrina Duò, ha delegato ai carabinieri l'audizione dei potenziali testimoni. Molto probabilmente saranno acquisite anche le riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nel locale.



Per l'ipotesi di reato molto dipenderà dai primi responsi medici sulla gravità delle lesioni. Allo stato le due ipotesi possibili appaiono quella di tentato omicidio e lesioni gravi, con una maggiore probabilità per l’ipotesi più grave: le informazioni che arrivano dalla neurochirurgia dell'ospedale di Rovigo, dove il ragazzo è stato sottoposto a intervento chirurgico, non sono infatti buone.



A curare il primo intervento sono stati i carabinieri della stazione di Porto Tolle. Nessuna misura è stata disposta nei confronti dell’aggressore, il cui nome sarà comunque inevitabilmente iscritto sul registro degli indagati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino