La vita di Pironio, cardinale friulano che si vuole beato

La vita di Pironio, cardinale friulano che si vuole beato
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PAVIA DI UDINE - Presentato al seminario di Castellerio il libro “Con l'anima in Friuli - Il Card. Eduardo Francisco Pironio” a cura di Ferruccio Tassin. Nell'incontro (moderato da mons. Guido Genero), cui ha partecipato, con una profonda e affettuosa relazione, mons. Fernando Vérgez, per 23 anni segretario particolare del porporato, Tassin ha illustrato i criteri di redazione e scopo dell'opera. Il libro è stato voluto dal Gruppo “Amici del Card. Pironio”, di Percoto, che intende far conoscere, soprattutto in ambito friulano (in Argentina, a Roma e in diverse parti del mondo, gode di generale venerazione), quest'uomo di Chiesa per il quale è iniziato il processo di beatificazione. Nato in Argentina (1920), a Nueve de Julio, da genitori friulani (padre di Percoto, madre di Camino), 22. figlio della coppia, con sacrificio e dedizione, fece una strepitosa carriera ecclesiastica, in Patria e nella Curia romana, accanto a Paolo VI e Giovanni Paolo II (fu l'ideatore delle Giornate mondiali della Gioventù). Una costante della sua cultura fu la ricerca delle origini, che lo fecero venire innumerevoli volte in Friuli da prete (si era laureato a Roma), da vescovo, da cardinale. Scelse la terra dei suoi padri come luogo dove trascorrere le vacanze (a Ravascletto). Morì a Roma nel 1998 e fu sepolto nel santuario della B.V. di Lujan nella Pampa argentina.
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Il Gazzettino