La figlia in ospedale dopo la lite scagionati i genitori settantenni

La figlia in ospedale dopo la lite scagionati i genitori settantenni
UDINE - (E.V.) Non c'è stato nessun maltrattamento. C'è stata solo una discussione per delle divergenze di opinioni a carattere economico. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE - (E.V.) Non c'è stato nessun maltrattamento. C'è stata solo una discussione per delle divergenze di opinioni a carattere economico.

L'anziana coppia di coniugi della Bassa friulana, arrestati e messi ai domiciliari con l'accusa di maltrattamenti in famiglia ai danni della figlia, una donna sulla quarantina, ha fornito una versione del tutto diversa di quanto accaduto venerdì pomeriggio tra le mura della loro abitazione. Marito e moglie, entrambi sulla settantina, si sono presentati ieri mattina davanti al gip del tribunale di Udine Matteo Carlisi per l'udienza di convalida.
Accompagnati dal loro legale, l'avvocato Maurizio Conti, hanno risposto alle domande del giudice spiegando che la figlia si sarebbe impadronita di alcuni documenti dei genitori per portarli al suo avvocato. Ne sarebbe nata una discussione e mentre tentava di riprenderli in mano sarebbe caduta, rimediando così i lividi per cui avrebbe fatto poi accesso al pronto soccorso, dopo aver chiamato i carabinieri. Il giudice, accogliendo le istanze della difesa, non ha convalidato l'arresto per mancanza di flagranza di reato. E non ha applicato la misura degli arresti domiciliari chiesta dalla Procura «per l'assenza del presupposto dei gravi indizi di colpevolezza», spiega Conti. I due coniugi sono dunque liberi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino