La banca mette i jeans e accende la musica per la festa dei giovani

La banca mette i jeans e accende la musica per la festa dei giovani
BASSANO - Le nuove frontiere, per la Banca di Romano e Santa Caterina, passano attraverso il coinvolgimento del mondo giovanile. Un obiettivo che il direttore generale...

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BASSANO - Le nuove frontiere, per la Banca di Romano e Santa Caterina, passano attraverso il coinvolgimento del mondo giovanile. Un obiettivo che il direttore generale dell'istituto Antonio Alberto Simonetto coltiva da tempo e che si è ora concretizzato con la prima festa dei giovani soci presenti ieri, in gran numero, alla «convention» che si è tenuta nelle sale di Bassano Expo. Con la prima parte della giornata dedicata alle premiazioni di 131 studenti meritevoli, tutti figli di soci della banca, e che è terminata nella tarda serata con «Sbank», la festa con musica dal vivo e grande divertimento per tutti.

Nel mezzo un convegno di grande interesse e seguito attentamente dai molti giovani presenti in sala dal titolo «Giovani e lavoro, quanta innovazione?».
Con la partecipazione di due volti conosciuti della radio come Fulvio Giuliani (nella veste di presentatore), capo redattore di Rtl 102.5 e del collega Davide Giacalone. Col primo che facendosi interprete della marea di messaggi che giornalmente arrivano alla radio, chiedeva lumi al cattedratico padovano Lorenzo Vangelista del perchè «i giovani sognano da sempre Londra, una città dove decisamente si vive peggio che in Italia». E con il secondo a ribadire che «noi italiani siamo bravi nell'autolesionismo». E con Federico Visentin, vice presidente di Federmeccanica, che sottolineava come «18 anni di panchina come studenti prima di entrare nel mondo del lavoro sono decisamente troppi». Per Giampaolo Pezzato (Fondazione La Fornace) «l'Italia rimane ancora il paese migliore dove fare impresa».
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Il Gazzettino