L'Arpav dimezza le sedi ma mantiene quella di Bassano

L'Arpav dimezza le sedi ma mantiene quella di Bassano
BASSANO - L'Arpav non chiuderà le sedi di Bassano, Feltre, Arzignano ed Este. A deciderlo, aggiornando il Piano 2012-2014 dell'Agenzia, è stata la Commissione consiliare...

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BASSANO - L'Arpav non chiuderà le sedi di Bassano, Feltre, Arzignano ed Este. A deciderlo, aggiornando il Piano 2012-2014 dell'Agenzia, è stata la Commissione consiliare regionale, presieduta da Nicola Finco, che ha stabilito il mantenimento delle quattro strutture per ragioni di tutela ambientale.

«La nuova dirigenza Arpav – spiega Finco – si è dimostrata attenta alle esigenze di aree fragili dal punto di vista della sicurezza ambientale, operando sì una razionalizzazione delle sedi e passando dalle precedenti 47 alle attuali 21, risparmiando 1.200.000 euro, ma rivedendole in base alle effettive necessità delle varie zone. La nuova organizzazione, per la quale mi sono personalmente speso fin dalla prima bozza, prevede in particolare il mantenimento della sede di Bassano, che si trova a 40 chilometri da quella di Vicenza e si occupa di monitorare inquinamenti pesanti come quello della P.M. Galvanica, facendo da riferimento per tutta la fascia pedemontana e l'Altopiano di Asiago».
«Lo stesso discorso si può fare per Arzignano – prosegue Finco - area centrale per quanto riguarda l'industria e le concerie. Si è stabilito, oltre al mantenimento della sede, un più attento controllo ambientale in una zona particolarmente sensibile. Ringrazio pertanto i vertici Arpav, che pur trovandosi in una situazione economica difficile, hanno operato una revisione interna senza però svilire il proprio ruolo costante nel controllo del territorio. Mentre lo Stato continua a tagliare servizi e risorse a livello locale, la Regione mantenere presìdi importanti per la salvaguardia ambientale e della salute dei cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino