Bolivia, 18 italiani arrestati per truffa: «Vendevano macchinari cinesi spacciandoli per tedeschi»

Alcuni degli italiani arrestati
Diciotto cittadini italiani e due boliviani sono stati arrestati in Bolivia con l'accusa di frode ai danni di almeno 15 persone, vendendo macchinari e attrezzature di...

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Diciotto cittadini italiani e due boliviani sono stati arrestati in Bolivia con l'accusa di frode ai danni di almeno 15 persone, vendendo macchinari e attrezzature di fabbricazione cinese spacciati per originali tedeschi e a prezzi eccessivi. Lo riferiscono i media boliviani, precisando che ieri due camionette della polizia sono arrivate presso la sede della Forza speciale per la lotta contro la criminalità (Felcc) con i fermati in manette. Mercoledì notte, le forze di polizia hanno effettuato delle operazioni a El Alto, alla periferia di La Paz, dove hanno scoperto macchine ed attrezzature riassemblati in diversi depositi.




Accusati di truffa. In un deposito, ha riferito in conferenza stampa il viceministro per la Sicurezza Jorge Perez, «sono stati ritrovati 487 macchinari» e circa 26mila euro (sia in dollari che in valuta locale). «Quello che hanno fatto - ha detto il viceministro - è stato cambiare la marca ai macchinari cinesi, per venderli fino a tre o quattro volte di più del loro valore». Gli italiani, la maggior parte dei quali alloggiava in alberghi a cinque stelle, nelle prossime dovrebbero apparire di fronte al giudice e sono stati riconosciuti da una quarantina di persone come autori della truffa.
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Il Gazzettino