Colpito da una pioggia di massi: escursionista ferito a una gamba

Strada delle 52 Gallerie sul Pasubio colpita da un movimento franoso
VALLI DEL PASUBIO – Nuovo incidente in alta montagna nel primo pomeriggio di ieri 18 settembre sul massiccio Pasubio, con intervento di un elicottero del Suem, nel caso di...

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VALLI DEL PASUBIO – Nuovo incidente in alta montagna nel primo pomeriggio di ieri 18 settembre sul massiccio Pasubio, con intervento di un elicottero del Suem, nel caso di Trento, per soccorrere un’escursionista sulla Strada delle 52 Gallerie rimasto seriamente ferito alla gamba sinistra, colpita da un masso di roccia che dal costone della montagna è caduto verso valle per procurargli una forte emorragia di sangue.




Il fatto si è verificato poco dopo mezzogiorno tra le galleria 22 e 23, protagonista un appassionato escursionista vicentino che in compagnia di amici stava incamminandosi verso il rifugio Achille Papa per consumare il pranzo in allegra compagnia. Una volta sorpassata la galleria n. 22 gli amici escursionisti hanno sentito provenire dall’alto dei rumori franosi e alzando gli occhi hanno visto dei massi rotolare verso di loro. La paura ha messo loro le ali che con scatti rapidi si sono messi al riparo, salvo uno che dal movimento franoso è stato colpito alla gamba sinistra da un masso di qualche decina di chili, prima di cadere a terra dolorante, con forte perdita di sangue. Uno degli amici al seguito ha chiamato il 118 per i soccorsi, con il Suem di Vicenza ad allertare l’elisoccorso di Trento che utilizzando un verricello ha prelevato l’infortunato per ricoverarlo all’ospedale di Rovereto per una ampia ferita a una gamba. Il 118 ha allertato pure il soccorso alpino di Schio che nulla ha fatto per la rapidità di azione sanitaria dell’elisoccorso di Trento. Il movimento franoso, con il masso che ha colpito l’escursionista, dovrebbe essere scaturito da cause naturali: un movimento del terreno dovuto alle infiltrazioni di pioggia degli ultimi giorni o accidentalmente smosso da un animale selvatico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino