In questi giorni il "Dreams Team" del Cisas (il centro interdipartimentale di studi e attività spaziali, istituito nel 1990 dall'Università di Padova), in collaborazione con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'esperimento Dreams, infatti, consta di numerosi e sofisticati strumenti per la misura di pressione, temperatura, velocità del vento marziano, umidità, presenza di polveri e caratterizzazione delle loro proprietà elettriche. Il tutto è gestito da una complessa elettronica e da un software intelligente che deve pilotare autonomamente tutte le misurazioni e le analisi preliminari, prima di inviarle a terra e questo in un ambiente in cui la temperatura varia da -110 a 20 °C nell'arco del giorno marziano. È una sfida tecnologica in cui l'Italia svolge un ruolo di primo attore grazie al contributo dell'Asi.
Il contributo del Cisas, il cui direttore è Piero Benvenuti, al programma congiunto Esa-Roskosmos, riveste un ruolo di primo piano per la missione del 2016, che prevede un satellite orbitante e l'atterraggio di un lander realizzato da Thales Alenia di Torino. Il lander porterà con sé un importante esperimento per l'indagine e lo studio dell'atmosfera marziana sia durante la fase di discesa sia al suolo, caratterizzando anche le polveri durante una stagione corrispondente a tempesta di sabbia.
Sarà la prima volta che un lander tutto europeo ed italiano, atterra sul suolo marziano, analizza l'ambiente e trasferisce le preziose informazioni a terra con prestazioni fino ad ora mai raggiunte. Ciò è anche evidenziato dal nome scelto per l'esperimento: Dreams (e di sognare c'è n'è proprio bisogno!), frutto della collaborazione tra Cisas, che gestisce tutte le attività per la progettazione e collaudo dell'esperimento e il contributo fornito da istituti quali Inaf di Napoli, Latmos francese, oltre a inglesi e finlandesi.
Il Cisas contribuisce inoltre anche alla successiva missione del 2018 con Amelia, esperimento che elabora e interpreta scientificamente i dati dei sensori ingegneristici preseenti sul modulo di discesa e collaudando per ESA, nel simulatore marziano sviluppato ad-hoc, il sofisticato trapano che andrà ad investigare il sottosuolo del pianeta rosso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino