UDINE - Spacciavano marijuana a studenti e universitari, tra una lezione e l'altra, nel parco Baden-Powell, l'area verde tra via Grazzano e via Tullio, in pieno centro a Udine,...
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Hanno concordato la pena con il Procuratore capo facente funzioni Raffaele Tito, davanti al gup Daniele Faleschini Barnaba, 7 cittadini ghanesi, 5 nigeriani, un liberiano e un afghano, di età compresa tra i 19 e i 41 anni, a cui sono contestati diversi episodi di micro-cessioni. Le pene variano da 1 anno e 3 mesi a 6 mesi di reclusione. Solo in un caso è stata concessa la sospensione condizionale della pena. Molti di loro sono ancora in carcere, in custodia cautelare. Per tutti è già stata chiesta l'espulsione una volta scontata la pena.
Le pene più elevate (1 anno e 3 mesi) sono state concordate con Daniel Boadi, accusato di numerosi episodi di microcessioni, per cui i difensori Borgobello e Crosilla hanno già impugnato il procedimento di espulsione, e con Henry Eric, considerato dall'accusa il fornitore degli spacciatori del parco. Un anno ciascuno è stato applicato a Yakubu Issah, Dadzie Kasamdah, Sumaila Baba, Dennis Boakye (sospesa), Osman Yahya, Ali Tahiru, Osazee Omoragle, Muhammed Rmma Rmmanuel e Prince Henry Nsalozie. Otto mesi ciascuno a Peter Wiafe e Sakhy Gholami; 6 mesi a Obinna Okwudiri Imoh. Per gli altri quattro indagati si apriranno invece probabilmente le porte del dibattimento.
L'inchiesta era scattata dopo le segnalazioni dei residenti impossibilitati a mettere piede nel parco. Per circa un mese i poliziotti della Mobile avevano tenuto monitorato attraverso l'utilizzo di telecamere il viavai di giovani e spacciatori nel parco.
In circa un mese di osservazione erano stati monitorati oltre 250 episodi certi di spaccio di droga a giovani e giovanissimi, da pusher per lo più africani arrivati in Italia a seguito dell'emergenza Africa del 2011, molti asilanti o presenti sul territorio nazionale per motivi umanitari.
Elena Viotto
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Il Gazzettino