Habemus Young Pope! In contemporanea con Germania e Austria debutta venerdì in prima serata su Sky Atlantic l'attesa serie di dieci puntate diretta da Paolo Sorrentino....
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Lui è l'italo-americano Lenny Belardo, 47 anni, un po' il Jep Gambardella di La grande bellezza, o il Tony Pisapia di L'uomo in più, che per una incongrua serie di coincidenze diventa papa col nome di Pio XIII. Un Pope-Pop con ai piedi le infradito, lo smartphone che suona, il lettore mp3 alle orecchie, una Coca Cherry Zero per colazione (sia mai ), la sigaretta sempre tra le dita, e lo sguardo luciferino di Jude Law.
Un papa narciso, estremamente vendicativo, cinico, irritabile, che sostiene a un certo punto di non credere in Dio, e di cui nessuno si fida, soprattutto le colonne portanti del Vaticano come il potente cardinal Voiello di Silvio Orlando, scaltro praticone degli intrighi più loschi, con i suoi tre cellulari le cui cover mostrano le foto del terzetto di attaccanti del Napoli («Higuain è rimasto nonostante la Juve»), e di cui la mamma-suora Diane Keaton, che esibisce una maglietta con la scritta: I'm a virgin, but this is on old t-shirt, farebbe, al contrario, meglio ad amarlo un po' meno.
Ho mostrato un papa diametralmente all'opposto dall'attuale, perché potrebbe accadere che ne venga eletto uno così dichiara Paolo Sorrentino - Dopo un papa più liberale è probabile che ne arrivi uno con idee diverse. Non è un problema mio se il Vaticano si arrabbierà. Io ho voluto affrontare come la fede può essere cercata e persa, la lotta interiore tra l'enorme responsabilità del capo della Chiesa cattolica e le miserie di un semplice uomo che il fato o lo Spirito santo hanno scelto come pontefice, e, per ultimo, su come maneggiare e manipolare il potere.
La serie, che trasforma un'icona della cristianità in una rockstar (e non lo diciamo noi, bensì Jude Law-Pio XIII), fa tappa anche a Venezia in alcune sequenze girate nel gennaio scorso in piazza San Marco con un discorso ai fedeli (vestiti d'estate nonostante il freddo), a palazzo Labia dove Stefano Accorsi, nei panni del presidente del Consiglio, deve incontrare giornalisti e fotografi, e a San Vio. La città ha un ruolo portante nella psicologia di Papa XIII: i genitori hippies di Lenny Belardo avevano affidato il loro bimbo a Suor Mary (la Keaton) perché dovevano andare a visitare Venezia. È il luogo del distacco sempre nella mente del Pope-Pop: dei tanti regali ricevuti per l'elezione a pontefice tiene per sé solo un accendino con l'immagine della città.
Le due prime puntate viste alla Mostra del cinema, accolte con riserva dalla critica e dagli applausi del pubblico, segnano un Sorrentino che sempre più nel tempo coniuga momenti di autentico cinema di visione (grazie anche alla fotografia di Luca Bigazzi), a discutibili brani di bizzarria grottesca che nemmeno i pur bravi sceneggiatori (il padovano Umberto Contarello, Tony Grisoni, e Stefano Rulli) riescono a smussare.
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Il Gazzettino