«Il bullismo è la vera origine dei comportamenti da adulti»

«Il bullismo è la vera origine dei comportamenti da adulti»
UDINE - A leggere uno dietro l'altro i 300 articoli di cronaca di violenza sulle donne raccolti lungo 24 mesi, ci sono due elementi su tutti che hanno lasciato quasi esterrefatti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE - A leggere uno dietro l'altro i 300 articoli di cronaca di violenza sulle donne raccolti lungo 24 mesi, ci sono due elementi su tutti che hanno lasciato quasi esterrefatti i componenti dell'Associazione Tina: «Il bullismo tra minori è quasi propedeutico alla violenza sulle donne in età adulta - ha affermato ieri la presidente Maria Bruna Pustetto - mentre le famiglie dei minori maschi coinvolti in questi fenomeni tendono a proteggerli e a giustificarli, cercando di addossare la responsabilità a presunti comportamenti femminili non adatti».

Pustetto, che le battaglie per la parità delle donne ha cominciato a farle nel Sessantotto, ieri continuava a non farsene una ragione, mentre raccontava questa evidenza riscontrabile nei fatti di cronaca. «Pensiamo di aver fatto tanta strada riguardo alla parità e invece tocca dire che c'è tanta apparenza e poca sostanza, nonostante le quote rosa e le donne nei consigli di amministrazione». E a peggiorare il quadro culturale è che «le mamme, e dunque le donne, continuano a difendere i figli maschi». I quali, «se riescono a sottrarsi al castigo di leggi ancora troppo garantiste, non potranno che maturare convincimenti per nulla positivi». Contemporaneamente, «si assiste a ragazze che non raccontano di aver subito violenza perché hanno paura di dirlo alla famiglia».
Ecco perché l'Associazione Tina con il volume «Il male che mi fai. Quando la violenza sulle donne diventa cronaca» spera di «entrare nei cuori e nelle menti per dar vita a una mobilitazione interiore che ci renda strumenti di battaglia». L'assessore provinciale alle Pari opportunità Elisa Asia Battaglia ha ricordato che, citando i dati di marzo del Ministero dell'Interno, in un anno in Italia 102 donne hanno perso la vita in ambito familiare; quasi 60mila hanno subito lesioni dolose; oltre 3600 violenza sessuale. Diecimila gli atti persecutori.
A.L. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino