Il sindaco accoglie i profughi in Comune: «È importante l'integrazione per la comprensione reciproca». Loro si offrono per piccoli lavori di manutenzione e chiedono un campo...
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«Vediamo con soddisfazione - ha commentato il primo cittadino ieri - come a differenza delle volte precedenti questa emergenza sia stata gestita portando in campo una formula nuova, che funziona. Prima la gestione era affidata ai Comuni, questa volta sono state coinvolte le cooperative, un elemento di professionalità in più. Insomma, oggi si parte con un piede del tutto diverso e c'è la necessità di lavorare sull'integrazione tra ospiti e ospitanti».
I giovani, da parte loro, non sono sembrati tirarsi indietro. Una decina si sono messi a disposizione per andare nelle scuole superiori e raccontare la propria storia e molti sono quelli interessati a condurre piccoli lavoretti di manutenzione volontaria per il Comune di Belluno. In tutti la richiesta, timida, di un campo dove poter tirare quattro calci al pallone e stare in compagnia. A tutto si sta lavorando. In questi giorni, infatti, gli operatori del Consorzio Si stanno raccogliendo in una lista le competenze dei giovani così da impiegarli in piccoli lavoretti sul territorio. Qualcuno faceva l'imbianchino, qualcuno l'elettricista e il muratore, in molti coltivavano la terra, ora si vedrà come mettere a disposizione le loro competenze. Per quanto riguarda la posizione dei ragazzi, è attesa a breve la consegna del permesso di soggiorno temporaneo, della durata di tre mesi e rinnovabile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino