VALDAGNO – Giuseppe Rossino non ce l’ha fatta. Era stato ricoverato in condizioni critiche nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Vicenza sabato pomeriggio in seguito...
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Prima della morte, si sa che aveva avuto una discussione con una persona. Pare avesse anche telefonato al 112, per dire di avere avuto delle minacce. In ogni caso la ricostruzione degli inquirenti, fatta anche attraverso le riprese filmate dalle telecamere in zona, escluderebbe che la persona con cui discuteva l'avesse poi seguito, andandosene invece da un'altra parte. Era stato trovato a terra dalla polizia locale “Valle Agno” dopo essere caduto dalla copertura della rimessa per le ambulanze in via Murri, nell’area dell’ospedale vecchio poco distante da dove abita.
Trasportato al pronto soccorso del San Lorenzo era poi stato trasferito al San Bortolo dove nel pomeriggio del 25 maggio ha cessato di vivere per i gravissimi traumi riportati. Perché fosse salito sul tetto della rimessa (che comunque è inserita in una riva erbosa e quindi è accessibile superando appena un mezzo metro di dislivello) è ancora tutto da chiarire. Le indagini dei carabinieri escludono il coinvolgimento di terzi.
Numerose le testimonianze d’affetto postate dai suoi studenti e dagli amici su Facebook.
Giuseppe Rossino vantava un passato di rilievo nell’atletica leggera giovanile, strappando anche un primato italiano allievi nella staffetta 4 per 1.500. Negli ultimi tempi s’era appassionato alla musica: nell’ambiente era conosciuto come MisterRoss. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino