Una scalinata per il tedesco Gerhard: amò la città e vi riposa per sempre

Bassano, Gerhard Ott e la scalinata a lui intitolata in viale dei Martiri
BASSANO - Gerhard Ott se ne andò a soli 50 anni, nel 1998, poichè per una trasfusione di routine, lui che era emofiliaco, fu colpito dal virus Hiv tra i primi in Germania. E i...

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BASSANO - Gerhard Ott se ne andò a soli 50 anni, nel 1998, poichè per una trasfusione di routine, lui che era emofiliaco, fu colpito dal virus Hiv tra i primi in Germania. E i medici ancora non sapevano bene come gestire la situazione.




Ora la città lo riconosce ufficialmente come suo "figlio" intitolandogli la scalinata che dal viale dei Martiri scende al Parco Ragazzi del '99, "Salita Gerhard Ott", e conferendogli la cittadinanza onoraria: tra l'altro lui era stato, per anni, uno dei più attivi promotori del gemellaggio tra Bassano e Mühlacker. E, sapendo che non sarebbe vissuto a lungo, aveva lasciato un suo desiderio: riposare per sempre nella città del Grappa.



Salita Ott e restyling in viale dei Martiri





Mesi fa era stato il consigliere Mariano Scotton, che nel ’76 fu tra i primi giovani bassanesi ad operare per quella partnership europea, a chiede di insignirlo della cittadinanza onoraria e di dedicargli un sito in città. Proposta che poi fu approvata all'unanimità da giunta e consiglio comunale.



Gerhard Ott fu uno dei più grandi amici di Bassano, infaticabile nel lavorare per il gemellaggio tra Mühlacker e la città del Grappa. La figura di Gerhard è emblematica di un uomo che ha saputo impersonare l'europeismo vero e l'adesione agli ideali del superamento delle barriere tra i popoli, dedicando l'intera vita a progetti e attività di amicizia e di collaborazione internazionale.



Nel suo profilo c’è il gemellaggio con Bassano, seguito per quasi venticinque anni prima come funzionario della cittadina tedesca (conoscendo e aiutando centinaia di giovani e famiglie nel trovare alloggio in Germania, occupazioni o posizioni "alla pari", organizzando mercatini emostre italiane lì e tedesche qui), poi nei suoi ruoli di dirigente della vicina Maulbronn e del comprensorio Enzkreis, oltre che presidente dell’associazione della gioventù locale.



Ott fu, dal 1987 al 1997, il fautore dei Campi della Gioventù Ovest Est con ragazzi di tutta Europa, anche bassanesi, avendo stretto un’alleanza anche con la provincia di Reggio Emilia, con la città polacca di Myslowice e con l'area tedesca di Schmoelln e Altenburg. Nato a Mühlacker il 2 maggio 1948, vi morì il 13 novembre 1998. Un grande europeista che ebbe Bassano nel cuore, tanto da volervi riposare per sempre. Infatti le sue ceneri sono al cimitero di Santa Croce, dove la moglie Jutta Pleick Ott portò l'urna cineraria rispettando così la volontà di Gerhard.



La nuova intitolazione della scalinata si accompagna anche all'installazione di una nuova segnaletica in viale dei Martiri da parte del municipio, con l'aiuto di Rotary, Ana e Cai, che indica le montagne che si possono osservare dalla balconata nord della città. Forse un primo passo per sottolineare ancora di più la sacralità del luogo dove vennero impiccati i martiri del rastrellamento del settembre 1944. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino