Fvg Orchestra, l'esordio con Pacor deve essere affinato

Fvg Orchestra, l'esordio con Pacor deve essere affinato
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MONFALCONE - Per chi ha già avuto l'occasione di sentirli, la loro bravura e competenza non arrivano certamente di sorpresa, ma risulta alquanto difficile non prendere in considerazione la giovane età di Chiara Opalio e Giuseppe Guarrera, riflettendo sul forte temperamento, sul carattere risoluto, coraggioso e fantasioso messo energicamente in rilievo nella serata proposta al Teatro Comunale di Monfalcone. Entrambi sono stati i protagonisti dell'evento inserito nel ciclo dedicato all'esecuzione integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, affrontando, rispettivamente, il Concerto n. 2 e n. 4. La Opalio è una fine conoscitrice degli stilemi beethoveniani e, scrupolosamente fedele alla scrittura, graziosamente erige le atmosfere sonore tridimensionali, avvincenti, mettendo il virtuosismo e possente tocco al servizio della bellezza fraseologica e della compattezza dell'architettura complessiva. È l'indole stessa della partitura a suggerire a Guarrera una lettura che potremmo definire esuberante attenendosi al miglior senso di questo termine, brillante e appassionata nonostante una lieve tensione iniziale, adorna di deliziose soluzioni, spesso incise dall'originalità, soprattutto nel riuscitissimo secondo movimento. A dialogare con i solisti e introdurre la serata con la Sinfonia n. 2 del maestro di Bonn, c'era la Fvg Mitteleuropa orchestra, diretta da Giovanni Pacor. Mentre l'esecuzione della Sinfonia non va molto oltre la semplice correttezza, non priva di qualche imprecisione, la prestazione dell'organico e il gesto di Pacor si rendono più solidi e ispirati nei due Concerti le cui interpretazioni sono state calorosamente acclamate dal pubblico.

Dejan Bozovic
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Il Gazzettino