Il sindaco di San Vito: «Un disastro che non era possibile prevedere»

Il sindaco di San Vito: «Un disastro che non era possibile prevedere»
CADORE - «Non c'era nessuna previsione che indicasse che quella situazione fosse pericolosa. Abbiamo guardato la carta della Protezione civile e dava tutto per tranquillo,...

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CADORE - «Non c'era nessuna previsione che indicasse che quella situazione fosse pericolosa. Abbiamo guardato la carta della Protezione civile e dava tutto per tranquillo, quindi evidentemente nelle cime la situazione è cambiata e dobbiamo prenderne atto».




Lo ha detto il sindaco di San Vito di Cadore, Franco De Bon: «Devo ringraziare il soccorso alpino perché in condizioni proibitive hanno risalito il corso del torrente Russecco e sono andati a recuperare questa ragazza che sporgeva da un ammasso di lamiere. È stata una cosa incredibile anche dal punto di vista della pericolosità», ha commentato De Bon. «Ho visto le fotografie delle macchine recuperate lungo il torrente e sembravano passate con il tritacarne. Ora - ha concluso il sindaco - vi è un grosso cumulo di materiale proprio presso la pista, che è molto mobile. Ne sto parlando con il genio civile. Non vorrei che un'ulteriore precipitazione lo portasse a valle».



SITUAZIONE ANCORA PERICOLOSA

«Abbiamo fatto un sopralluogo stamattina sul luogo dove si è innescata questa grossa frana e la situazione è ancora di pericolo». Così a Sky TG24 il sindaco di San Vito di Cadore, Franco De Bon. «Una grande massa di materiale non compattato, semi liquido, è ancora presente - ha aggiunto - e sta ostruendo in questo momento il canale e il libero flusso del Ru Secco. La funzionalità idrica di questo rio, a nostro avviso, sembra essere compromessa. Tutte le opere di difesa sono state sommerse, per cui adesso c'è un lungo canale di ghiaia che ricopre questo rio. E questo - conclude De Bon - a fronte di una possibile precipitazione, potrebbe innescare un ulteriore movimento franoso».
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Il Gazzettino