Non solo botteghe di borse cinesi o di souvenir. Fondamenta della Misericordia si scopre sempre più cuore pulsante veneziano, con una serie di aperture di attività destinate ai...
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Proprio di fronte al ponte della mensa dallo scorso dicembre ha aperto i battenti la bottega El Papussa Calegher di Denis Dittura: un laboratorio di riparazioni e produzione scarpe e borse doc. Denis è infatti figlio di Gianni, 82 anni, che da 70 anni fa il calzolaio, ora nel suo negozio in calle Fiubera, a San Marco, mentre nella loro prima bottega, all'Accademia, lavora il fratello Massimo. La loro attività di calzolaio è conosciuta in tutto il mondo per la produzione di furlane e sandali. «Da sette anni ho lasciato l'attività paterna racconta Denis e mi sono messo in proprio aprendo una piccola bottega in Rio Terrà San Leonardo. L'affitto era però troppo caro e così a luglio ho lasciato e mi sono trasferito in altro piccolo negozio in calle dell'Aseo. Quando ho trovato libero questo ex laboratorio non ci ho pensato due volte: il locale è assai ampio e ho possibilità di portare tutti i miei macchinari. Per il momento riparo scarpe, ma dalla prossima estate farò anche i sandali e le furlane. Il luogo è bellissimo e finora non ho avuto fastidi dagli ospiti di Betania: le forze dell'ordine passano più volte al giorno per chiedermi se ci sono problemi. Certo sarebbe meglio se il Comune attivasse la video sorveglianza dell'area».
Da metà dicembre, a fianco del calzolaio, c'è una bottega di ferramenta, Colorama che ha anche articoli per la casa e il restauro. L'ha aperta Delio Baoduzzi, cambiando mestiere a 54 anni: prima infatti faceva lo scenografo luci per il teatro e la Biennale. «Questo mio nuovo mestiere mi ha sempre attratto spiega Baoduzzi ho sempre amato lavorare con le mani. Ero stufo di lavorare in maniera discontinua e pagato sempre meno. Qui ho contatto con la gente, la vita è più tranquilla. Il negozio era un magazzino edile, l'ho restaurato da solo insieme a mia moglie Giovanna Moro, che di mestiere fa la restauratrice. In quest'area di Cannaregio ho trovato gente molto simpatica e affabile».
Area che si è arricchita di una enoteca tutta particolare, il Vino Vero, aperta da quattro soci: Matteo Bartoli, Mara Sartore, Giacomo Canal e Tommaso Bandini. Un'osteria veneziana/toscana, specializzata in vini "ecologici" e biologici, prodotti da aziende attente all'ambiente a all'uso di prodotti naturali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino