UDINE - Le imprese friulane cercano forme di collaborazione più efficaci, di filiera e rete, e chiedono più flessibilità nel mondo del lavoro e nel potere dei sindacati, su...
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Sono queste alcune delle considerazioni manifestate nella prima fase di screening dalle imprese manifatturiere delle province di Udine e Pordenone, quasi un centinaio di realtà aziendali, coinvolte nel progetto Nuova Manifattura.
Stando ai dati forniti dal Centro Studi Unioncamere Fvg, dal marzo 2009 a oggi le imprese industriali, che sono poco più di 9.500 (sulle 93.500 attive della regione) ma realizzano addirittura il 98,2% di tutto il valore di export Fvg, sono calate del 11,5%, circa quattro punti in più rispetto al calo subito dall'intera economia e pari ad una perdita di oltre mille e 200 imprese. Hanno pesato le chiusure in tanti segmenti: elettrico-elettronico (-19,2% di unità aziendali attive), legno-arredo (-17,7%), mezzi di trasporto (-16,1%) e altri in calo, con in crescita il solo il segmento delle riparazioni e manutenzioni (di oltre il 60%), sempre tra 2009 e oggi. Colpite le province di Udine e Pordenone, che ospitano rispettivamente il 48,3% e il 30,7% delle localizzazioni attive d'impresa manifatturiera.
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Il Gazzettino