Feste del Cristo, migliaia in paese La regista Grando ridisegna la scena

Feste del Cristo, migliaia in paese La regista Grando ridisegna la scena
POVE - Una tradizione tramandata nei secoli quella delle feste quinquennali in onore del Divin Crocifisso che si celebreranno a Pove del Grappa, in Valbrenta, dal 4 al 20...

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POVE - Una tradizione tramandata nei secoli quella delle feste quinquennali in onore del Divin Crocifisso che si celebreranno a Pove del Grappa, in Valbrenta, dal 4 al 20 settembre, che richiama ai piedi del Grappa migliaia di persone. Clou dell’intenso programma le due processioni con oltre 600 personaggi in costume, quadri biblici viventi, rappresentazione della Passione di Cristo, oltre al corollario di concerti, mostre e eventi collaterali.




Oltre alle due imponenti processioni, altri appuntamenti emotivamente coinvolgenti si possono vivere durante la rappresentazione notturna della Passione di Cristo, con oltre un centinaio di figuranti ed i quadri biblici viventi rappresentati in angoli caratteristici del paese. Per la regia della Passione e Resurrezione di Gesù, che si terrà al Parco delle Rose l'11 settembre, il comitato delle Feste Quinquennali si è affidato a Roberta Grando, artista coreografa, Leone d’Oro di San Marco per la coreografia, nativa di Crespano del Grappa, attiva per molti anni all’estero, che presenterà una nuova sceneggiatura, arricchita da alcuni episodi trascurati in passato, che si caratterizzerà per una rigorosa fedeltà al racconto evangelico, e un'inedita scenografia studiata ad hoc. "Per tradizione i personaggi devono essere interpretati da abitanti del paese - ha spiegato la Grando - perciò ho dovuto lavorare su due piani paralleli: figuranti da una parte e doppiatori dall'altra che reciteranno fuori campo, ma live". Dopo tanti anni all'estero la regista è contenta di sentirsi "a casa" lei che è di Crespano.



Gli archi, i protagonisti, le "barbe"





Nelle scorse settimane si sono succeduti le prove e i casting per scegliere gli interpreti. Come sempre cuoriosa la selezione delle "barbe", i povesi che si sono fatti crescere la barba per interpretare le figure evangeliche. Intanto in paese sono sorti gli addobbi dei grandi archi artistici e floreali curati dalle singole contrade attivissime da sempre in questo lavoro volontario e in "gara" tra loro per fare creazioni sempre più stupefacenti.



La tradizione delle Feste risale 1795 quando i povesi invocarono il Divin Crocifisso per superare un periodo tormentato del paese vittima di saccheggi e ruberie. Ogni cinque anni, si ripete l’appuntamento, da alcuni decenni entrato in un circuito europeo per merito dell'ex presidente Filippi.



Fulcro di ogni iniziativa il Divin Crocifisso, scultura lignea su tronco d’olivo nella parrocchiale, che la tradizione attribuisce all’opera di un pellegrino di passaggio, boemo o austriaco, nei primi anni del XV secolo, che grato per l’ospitalità lo realizzò in una sola notte e lo donò al parroco del paese e divenne, nel tempo, simbolo del paese.



Per l'evento religioso e culturale è anche stato allestito il sito www.festedelcristo.com dove sono riportate le notizie storiche dell’evento, le informazioni utili sulla manifestazione e tutti gli appuntamenti del programma. Le due processioni sono previste nel pomeriggio, alle 16, di domenica 6 e 13 settembre, mentre la Passione, Morte e Resurrezione di Cristo la sera, alle 21.30, di venerdì 11. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino