TREVISO - (zan) «Treviso è una città bellissima e poi si mangia benissimo». E questo, per Oscar Farinetti, che sulla gastronomia italiana di qualità ha costruito un piccolo...
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Nell'attesa, Farinetti ha "catechizzato" i giovani trevigiani: prima "lezione" ai neolaureati di Cà Foscari Treviso, poi confronto con gli imprenditori di "Super G", il gruppo junior delle associazioni imprenditoriali e professionali della provincia. «Tutte le mattine ricordatevi un numero: 0,83%, ovvero la percentuale di italiani sulla popolazione mondiale. Questo vuol dire che fuori c'è il 99,17% di gente che vuole mangiare, bere, vestire, comprare italiano», ribadisce agli studenti. Ammette di non poter dar loro suggerimenti («Se non quello che dò ai miei figli: arrangiatevi») perché «la mia generazione è quella che vi consegna un debito pubblico da duemila miliardi» Ma poi qualche consiglio lo dispensa. Anzi, sette. Eccoli: saper gestire l'imperfezione; individuare le priorità («Prima si fa la doccia, poi ci si veste: invece, c'è un sacco di gente che fa il contrario»); mixare velocità e leggerezza, determinazione e propensione al dubbio; pensare locale ed agire globale; saper narrare («La tacchina fa uova buonissime, ma è muta. La gallina invece , appena fa l'uovo, canta: è la gallina ad aver inventato il marketing»); spostare il valore del rispetto dal dovere al piacere. Ultima postilla: «Il consiglio più vecchio della storia e il più attuale: non arrendersi mai». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino