Falso cadorino per aggirare le tasse: nei guai un bancario trevigiano

La frazione di Serdes di San Vito (archivio)
BELLUNO - Lavorava in banca a Preganziol, ma tutte le sere tornava fino a San Vito di Cadore, dove aveva la sua "prima" casa. La storia non se l’erano di certo bevuta nel...

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BELLUNO - Lavorava in banca a Preganziol, ma tutte le sere tornava fino a San Vito di Cadore, dove aveva la sua "prima" casa. La storia non se l’erano di certo bevuta nel Comune cadorino che avviava così un’indagine per accertare se Francesco Bertuol, 25 anni, di Preganziol (Treviso), fosse davvero residente o se invece, come molti altri, stesse solo cercando di aggirare le imposte, specie quelle sull’acquisto, oltre che al mantenimento, di un appartamento da mezzo milione di euro nella rinomata località di Serdes di San Vito di Cadore, a due passi da Cortina d'Ampezzo.




Trenta controlli nell’arco di 4 mesi, afferma il comandante della Polizia locale, senza mai trovarlo una sola volta a casa. Così per Bertuol è scattata non solo la revoca della residenza, e con essa di tutti i benefici fiscali, ma anche un’inchiesta giudiziaria per il reato di falso. In questi giorni è stato rinviato a giudizio e il Comune di San Vito, stanco di lottare contro i furbetti delle seconde case, ha dato mandato per costituirsi parte civile con l’avvocato Alfrida Bearzotti di Cortina. Chiederà i danni con l’obiettivo di scoraggiare una pratica molto in voga nelle località turistiche.



Il falso sarebbe stato commesso nel dichiarare, con un’autocertificazione presentata all’ufficiale dell’Anagrafe, di essere residente a San Vito (Belluno) e di avere lavoro in zona e amicizie ben radicate. In realtà, una volta avviati i controlli si è scoperto che difficilmente il giovane poteva risiedere a Serdes visto che i vicini mai avevano notato una sua presenza stabile. Anche la posta se ne stava lì da giorni e giorni, senza essere ritirata. Il comandante della polizia locale di San Vito, Lorenzo Fenzi, ha effettuato i controlli personalmente.



La residenza dà diritto ad acquistare la casa con una tassazione ridotta, ovvero del 4%, e di poter pagare Ici e successivamente Imu come se si trattasse della prima casa.



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