Facevano gola anche i lavori di smantellamento e decontaminazione della centrale nucleare di Trino Vercellese «in ragione del valore economico dell'appalto pari a 240 milioni...
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In una intercettazione dell'ottobre del 2012 Cattozzo e Frigerio avevano convenuto »sul fatto che occorre muoversi immediatamente insieme a Greganti anche per individuare preventivamente la cordata che parteciperà alla gara. «Adesso bisogna assolutamente che spingano - aveva affermato l'ex parlamentare Dc - anche Trino rapidamente, in maniera da fare subito un accordo con Primo (Greganti) perchè noi non possiamo stare scoperti, secondo me bisogna fare un patto su una cosa precisa».
Frigerio e Cattozzo, ricostruisce il giudice, prevedono l'inserimento di Prisma Impianti (impresa di loro riferimento) nei lavori, «mediante l'aiuto di Alberto Alatri», l'ex direttore amministrativo di Sogin indagato nell'inchiesta milanese come l'ex dg Giuseppe Nucci, per aver fornito, questa l'ipotesi, «informazioni privilegiate» alla cupola per il buon esito dell'affare. Buon esito a cui, dalle telefonate intercettate, avrebbe contribuito anche Grillo con i suoi presunti interventi nelle altre sfere della politica e dell'imprenditoria.
Nel gennaio successivo poi, Cattozzo parlando con Frigerio, ipotizza per i lavori un consorzio tra Maltauro, le cooperative e le società PRISMA s.p.a. e GENERAL SMONTAGGI s.p.a. e fa riferimento a una tangente da 600 mila euro che avrebbe dovuto versare l'imprenditore vicentino da suddividere in tre parti, compresa quella di Grillo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino