Devono essere processati tutti, anche il sindaco di Mira, Alvise Maniero, per l'incidente

Devono essere processati tutti, anche il sindaco di Mira, Alvise Maniero, per l'incidente
Devono essere processati tutti, anche il sindaco di Mira, Alvise Maniero, per l'incidente avvenuto la sera del 20 luglio 2012 nel quale rimase gravemente ferito un ragazzino di...

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Devono essere processati tutti, anche il sindaco di Mira, Alvise Maniero, per l'incidente avvenuto la sera del 20 luglio 2012 nel quale rimase gravemente ferito un ragazzino di 13 anni che, dopo essere salito sul tetto della piscina comunale assieme a due amici, precipitò nella vasca vuota a causa del cedimento di un lucernaio, restando paralizzato.

Il giudice per le indagini preliminari di Venezia, Andrea Odoardo Comez, ha respinto la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sollecitata dal procuratore capo, Luigi Delpino, ordinando alla Procura di formulare il capo d'imputazione nei confronti delle sette persone finite sotto accusa.
In un'argomentata ordinanza di nove pagine, il gip sostiene che la "bravata" dei tre ragazzini non era un evento imprevedibile, tale da "cancellare" le responsabilità di chi doveva garantire la sicurezza nel cantiere: più volte nel corso dell'estate era stato segnalato, infatti, che i giovani della zona si riunivano di sera di fronte alla piscina, in quel periodo chiusa per alcuni lavori di ristruturazione. L'accesso al cantiere non era recintato per impedire l'ingresso agli estranei: in particolare sul lato sinistro della piscina la salita sul tetto era agevolata dalla presenza di listoni di cemento che fungevano da vere e proprie scale. Il giudice sostiene, quindi, che di fronte a carenze nelle misure di sicurezza (in particolare per quanto riguarda l'accesso allo stesso) di tali omissioni devono essere chiamati a rispondere tutti coloro i quali avevano una responsabilità nella gestione della piscina e dei lavori di ristrutturazione in corso.

Oltre al sindaco Maniero, sono indagati per lesioni colpose gravi il gestore della piscina, Marino Vanzan, 56 anni, residente a Camponogara, rappresentante della Nuoto Mira; Roberto Cacco, 58 anni, dirigente del settore Lavori pubblici del Comune, residente a Vigonza; Nicoletta Simonato, 45 anni, residente a Pianiga, presidente della Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo di Mira; Giancarlo Gruarin, 54 anni, residente a Mestre, direttore tecnico responsabile della piscina; Adriano Sinigaglia, 59 anni, residente a Cinto Euganeo, rappresentante legale della Atheste costruzioni di Este, e Sandro Destro, 54 anni, residente a Rovigo, legale rappresentante della Ids, le ditte appaltatrici dei lavori nella piscina comunale. Entro 10 giorni la Procura dovrà formulare il capo d'imputazione nei confronti di tutti come chiesto i legali del ragazzino rimasto tetraplegico e dei suoi familiari, gli avvocati Alberini, Palese, Vianello e De Biasi.
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Il Gazzettino