«Dall'usura si può uscire, ma solo se si denuncia»

«Dall'usura si può uscire, ma solo se si denuncia»
POZZUOLO - Le denunce diminuiscono, i problemi no. Si stima che in...

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POZZUOLO - Le denunce diminuiscono, i problemi no. Si stima che in Italia siano 200mila i commercianti sotto usura: una piaga sociale che spesso rimane nascosta per vergogna, per paura e per sfiducia. Ad aprire una porta sul fenomeno, è stata l'associazione Confcondominio che, in collaborazione col circolo culturale Quintino Sella, ha organizzato ieri al Centro Balducci di Zugliano una serata dal titolo "Il coraggio della paura", chiamando come ospite Italo Santarelli, imprenditore di Latina finito nelle mani degli usurai: stretto tra banche e strozzini, si era ritrovato a pagare 12 milioni di lire di interessi mensili. Denunciò la cosa, ma il reato finì in prescrizione. Vinse allora la vergogna e si espose: andò in piazza a raccogliere le firme, fece lo sciopero della fame e, nel 1994, fondò l'Airp, Associazione italiana riabilitazione protestati. «Dall'usura si può uscire - ha detto -, ma solo se si denuncia. Negli ultimi anni, tanti si sono suicidati per problemi con Equitalia e tanti si sono indebitati per pagare altri debiti. Le aziende in difficoltà vanno aiutate per evitare che cerchino altri canali di finanziamento e in questo bisogna coinvolgere anche le banche: molti mutui sarebbero da rivedere». «Il problema - ha spiegato Massimo Polesello, presidente di Confcondominio -, è che il fenomeno resta sommerso: le denunce sono calate anche perché la legge 108 del 1996 rende difficile dimostrare il reato, così tante vittime perdono fiducia. Vale anche per l'usura bancaria perché spesso gli istituti di credito spalmano i tassi su più voci: non è un caso se aumentano le associazioni che revisionano i mutui». «Noi seguiamo i condomini - ha spiegato Polesello -, cioè il 50% degli italiani. Spesso, in questo periodo, si trovano in difficoltà: abbiamo avuto due persone che si sono rivolte a noi perché l'amministratore di condominio aveva proposto loro di firmare cambiali per pagare le spese condominiali. È bene parlarne prima che sia tardi». Confcondominio, tra l'altro, dal 5 febbraio aprirà uno sportello informativo alla Quarta circoscrizione, dove ci si potrà rivolgere ogni giovedì pomeriggio.

Alessia Pilotto

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Il Gazzettino