Nel 1941 le sconfitte militari dell'Asse comportarono, tra l'altro, l'aumento dell'inflazione e del mercato nero. I sindacati fascisti firmarono con il governo tre accordi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Fu un successo clamoroso che comportò una feroce repressione fatta da rastrellamenti, arresti, deportazioni e fucilazioni. Alla fine, i lavoratori delle fabbriche deportati nei campi di concentramento nazisti saranno migliaia. Nell'aprile 1945 (quando il CLN proclamerà l'insurrezione) in centinaia di fabbriche avverrà lo sciopero insurrezionale. La parola d'ordine dei Comitati di lotta clandestini fu: un'arma per ogni operaio e le aziende vennero presidiate per impedire il saccheggio dei macchinari e degli impianti da parte dei tedeschi in fuga. Si concludeva un importante lavoro strategico, perché se fino a quel momento era necessario sabotare la produzione destinata ai nazifascisti, dopo occorreva salvaguardare il potenziale produttivo necessario all' Italia liberata. Gli operai-partigiani che, armi alla mano, difendevano la loro fabbrica, avevano chiaro che proprio in quel momento riprendeva il cammino democratico della società civile. Infatti, sin dal primo Congresso CGIL delle zone liberate (Napoli, 28 gennaio-1° febbraio 1945) il valore delle lotte dei lavoratori venne assunto come strada maestra per la ricostruzione dell'unità nazionale. Nella prima riunione del Comitato Esecutivo della CGIL friulana (6 maggio 1945) fu deciso di: .chiedere al Comitato Provinciale di Liberazione la concessione in uso dei locali della cessata organizzazione sindacale fascista, siti in piazza S. Cristoforo, per installarvi gli uffici della Camera Confederale del Lavoro e di incontrare, il giorno successivo, i lavoratori dell'Ospedale civile e della Officina del Gas . Quell'atto sanciva ufficialmente la rinascita della Camera del Lavoro di Udine.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino