VICENZA - Esiste il nesso causale tra le cure di medicina palliativa e la malattia che ha provocato il decesso di Cristian Trevisan, camionista trentacinquenne, residente a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Omicidio colposo. È il reato per il quale i giudici della terza sezione della Corte d’Appello di Venezia (presidente Michele Bianchi) hanno condannato ad un anno e mezzo di reclusione, con sospensione condizionale della pena, il dottor Paolo Rossaro, 62enne di Polverara, con studio ad Albignasego. Il medico di base, noto alle cronache come il "dottor antichemio", si è comunque visto dimezzare la condanna di primo grado.
Il 12 aprile 2012 il giudice monocratico Domenica Gambardella gli aveva rifilato tre anni di reclusione condannandolo, oltre che per la morte di Trevisan, per il decesso di Anna Maria Tosin, di Caldogno, morta a soli cinquant’anni il 13 ottobre 2006 per un carcinoma alla mammella. Per quest’ultima disgrazia i giudici di secondo grado hanno assolto il medico, difeso dagli avvocati Fabio Pinelli e Giovanni Caruso.
Rossaro dovrà risarcire i danni ai familiari di Cristian Trevisan: 110mila euro alla moglie e 110mila euro al figlio, costituiti parte civile con l’avv. Claudio Todesco.
Il Gazzettino