Proseguono serrate le indagini della procura di Belluno che sta cercando di individuare l'autore della lettera anonima recapitata a palazzo di giustizia che getta ombre...
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«È interesse di questa Procura capire chi ha scritto quella lettera» dice il procuratore capo Francesco Saverio Pavone, «per questo sono in corso accertamenti innanzitutto per verificare l'esistenza di una calunnia. In ordine ai fatti contestati tutti riferiscono di avere sentito solo delle voci di corridoio - aggiunge - ma qualcuno deve pur averle messe in circolo quelle voci». Del documento rintracciato dagli esperti informatici incaricati dalla procura si sa solo che non si riesce a leggerne il contenuto, per lo meno non integralmente. È però già un elemento su cui lavorare l'aver scoperto che il file in questione risulta cestinato «guarda caso» nelle giornate scelte dal "corvo" di Palazzo Rosso per segnalare alla magistratura i propri dubbi sulla correttezza di chi conduce gli uffici guidati dalle due dirigenti. In difesa dell'operato di Maura Florida e Margherita Barizza si è già speso il Direl (sindacato dei dirigenti enti locali) che esclude ogni coinvolgimento delle due dirigenti e stigmatizza il clima "velenoso" che si è instaurato a Palazzo Rosso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino