Chiedono aiuto al 118: tre inglesi ubriachi ritrovati in pista dalla polizia

Chiedono aiuto al 118: tre inglesi ubriachi ritrovati in pista dalla polizia
CORTINA - Ubriachi e appesi alle reti di protezione della pista da sci chiedono aiuto alla centralino del Suem 118 senza sapere con precisione dove sono e non conoscendo alla...

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CORTINA - Ubriachi e appesi alle reti di protezione della pista da sci chiedono aiuto alla centralino del Suem 118 senza sapere con precisione dove sono e non conoscendo alla perfezione la lingua italiana visto che sono stranieri. Protagonisti della vicenda tre ragazzi inglesi, due gemelli ventenni di Yevoil (Regno Unito) ed un amico ventitreenne di Yarmouth (Regno Unito) che poi sono stati sanzionati dal servizio piste della polizia di stato per manifesta ubriachezza.




L'episodio è accauto ieri poco dopo le 17 quando piste e impianti di risalita sono già chiusi. Un ragazzo molto spaventato spiega, in inglese, di trovarsi con altri due coetanei in una località a lui sconosciuta, comunque fuori dal piano sciabile e di avere necessità di soccorso oltre che per lui, anche per due suoi amici, di cui uno forse infortunato. Comprendendo che il tempo a disposizione, prima che scenda definitivamente il buio, è davvero poco, scattano immediatamente le ricerche, sia da parte degli operatori della polizia che del personale della società impianti a fune.



Un agente rimane in costante contatto telefonico con l’inglese facendosi riferire più particolari possibili per risalire al luogo ove i malcapitati si trovavano, mentre i colleghi, alcuni con gli sci, altri con la motoslitta, cominciano una concitata perlustrazione. Quando ormai sono passate le 17.30 ed è buio, i tre vengono individuati fuori pista, nella zona di Pocol.Uno dei tre viene trovato arrotolato nella rete arancione di delimitazione che ha divelto con la sua fuoriuscita dalla pista, seguito a ruota dai due compagni di avventura. I poliziotti intervenuti hanno però subito modo di rendersi conto che i tre giovani sono completamente ubriachi e che la loro fuoriuscita è probabile conseguenza del loro stato. Poiché il ragazzo impigliato nella rete presenta sintomi preoccupanti, che potrebbero essere ricondotti ad un coma etilico, stante anche la rigida temperatura di oltre dieci gradi sotto zero, dopo che è stato recuperato e trasportato alla partenza della seggiovia, viene fatta intervenire un’ambulanza per gli opportuni controlli medici presso l’Ospedale di Pieve di Cadore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino