Una Balilla Sport sbaraglia i campioni uscenti su Triumph

Una Balilla Sport sbaraglia i campioni uscenti su Triumph
CORTINA - Tre tappe in due giorni, in un incalzare impegnativo di 45 prove speciali, cronometrate, 4 prove di media, per superare oltre 500 chilometri, su 13 passi dolomitici,...

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CORTINA - Tre tappe in due giorni, in un incalzare impegnativo di 45 prove speciali, cronometrate, 4 prove di media, per superare oltre 500 chilometri, su 13 passi dolomitici, nel confronto serrato fra 80 equipaggi, su autovetture costruite fra il 1919 e il 1961: sono i numeri della vittoria di Andrea Vesco e Andrea Guerini, che hanno conquistato l'edizione 2015 della Coppa d'oro delle Dolomiti, sulla loro Fiat 508 S Balilla Sport.








Il collaudato equipaggio bresciano, al termine di un duello mozzafiato, ha strappato il titolo ai campioni uscenti Giordano Mozzi e Stefania Biacca, su Triumph Tr2 del 1955, che si sono dovuti accontentare del secondo piazzamento. Ottimo terzo posto per l'Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1960 guidata dal duo Salvetti/Spozio che nella due giorni dolomitica è sempre stato nelle parti alte della classifica.



Una classifica a parte, con congratulazioni unanimi, a Dolores Villani e Maria De Stefani, che si sono aggiudicate la vittoria della Coppa delle Dame, su Porsche 356 Cabrio.

La durezza della competizione, con sollecitazioni importanti, per i veicoli d'epoca, è confermata dai ritiri: non hanno terminato la gara l'Aston Martin Le Mans del 1933 guidata da Tiberio Cavalleri e la Triumph Tr3 A del 1957di Carlo Dolcini. Ieri mattina, prima della terza tappa, avevano abbandonato, per problemi tecnici, la Mercedes Benz 300 Sl di Claudio Capelletti e l'Alfa Romeo Giulietta 750F.



Nella prima giornata di gara, venerdì, guai per il pluricampione Giuliano Cané, una vera autorità nell'automobilismo storico di regolarità, che ha perso tempo prezioso, per un guasto meccanico alla sua Lancia Aprilia del '38 compromettendo il suo piazzamento finale.


Particolarmente suggestiva ed apprezzata da concorrenti e pubblico la novità di questa edizione: la seconda tappa, in notturna, corsa venerdì sera, con la salita al passo Giau, sotto una pioggia torrenziale, che ha poi dato tregua alle vetture, nel rientro, con l'affascinante spettacolo della luna piena, fra le nubi, sulla sfondo della Marmolada. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino