Scampò alla deportazione nei lager, le conferiscono la medaglia d'onore

Il sindaco Martino Montagna con Aurelia Cariolato e il figlio Angelo
CORNEDO (Vicenza) – Accadeva 70 anni fa. Aurelia Cariolato, assieme ad una sorella, era prelevata dalle forze nazifasciste ed inviata nel campo di transito di Bolzano, il Dulag...

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CORNEDO (Vicenza) – Accadeva 70 anni fa. Aurelia Cariolato, assieme ad una sorella, era prelevata dalle forze nazifasciste ed inviata nel campo di transito di Bolzano, il Dulag Bozen, da dove poi doveva essere definitivamente deportata in qualche campo di concentramento in Germania. Trasferimento che fortunatamente non si avverò mai: la guerra era ormai alle sue ultime battute e le forze tedesche erano in ritirata.




Il 27 gennaio non ha potuto essere presente alla cerimonia di Vicenza con il Prefetto a causa di un ricovero per un malore e così la medaglia d’onore, conferita ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti, alla cornedese Aurelia Cariolato, 90 anni, l’ha portata direttamente in ospedale il sindaco di Cornedo, Martino Montagna, assieme ad un mazzo di fiori regalato dal figlio Angelo Montagna.



La colpa di Aurelia Cariolato: essersi fatta trovare in casa mentre i genitori, sui quali erano caduti sospetti di collaborazionismo con le forze locali partigiane, erano fuori per lavoro al momento dell’irruzione.



Lei, come la sorella, non c’entrava niente ma furono ugualmente arrestate e caricate su un treno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino