TRIESTE - L'allarme mafia in Friuli Venezia Giulia? Cinzia Franchini, imprenditrice modenese nonché presidente nazionale degli autotrasportatori (Fita-Cna), lo aveva lanciato...
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La Cna-Fita del Friuli Venezia Giulia si dichiara, dunque, schierata in prima linea con l'imprenditrice «in nome della legalità» e alla Cna nazionale chiede la discussione dell'ordine del giorno «frettolosamente redatto - afferma il presidente di Cna Fita Fvg Giosualdo Quaini - in cui si castiga una signora dell'autotrasporto sostenuta da oltre 1600 persone perché ha denunciato malaffari nelle associazioni in cui si annidano, coperte, imprese illegali».
Secondo Franchini «la mafia sta diventando il problema, soggetti che riciclano denaro con tariffe fuori mercato che rovinano le aziende sane». In Fvg il vuoto lasciato dalle aziende che chiudono (-15% a Udine, -25% a Pordenone) «spesso lascia spazio ad aziende poco pulite, non ci sono nuovi ingressi e le piccole imprese di trasporto, troppo vessate, chiudono». A sostegno della presidente nazionale Fita-Cna (che già nel 2013 aveva riferito che l'8% delle imprese di autotrasporto sono infilitrate) è stata anche aperta una pagina «Con Cinzia Franchini».
E.B.
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Il Gazzettino