Andrea Colasio, sociologo, politologo e soprattutto uomo di cultura. Sarà il candidato di Scelta civica. Arrampicata in solitaria verso Palazzo Moroni, anche se il partito...
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«Guardi, io sono assolutamente equidistante da destra e sinistra. I miei riferimenti sono il senatore Giampiero Dalla Zuanna e il mondo cattolico».
Si pensava ad un riavvicinamento a Ivo Rossi...
«Con lui ho fatto una rottura politica, per una radicale incompensione. Rossi fa ordinaria amministrazione come il Pd: qui c'è bisogno di un colpo d'ala. Lo ha dimostrato Fiore con un pugno di ecodem. Il ciclo Zanonato si è chiuso».
Sui contenuti?
«Certo. Il Pd è l'unico che vuole il nuovo ospedale a padova ovest. Noi siamo per riqualificare quello esistente. E la sicurezza? Il Pd pensa che sia solo lo stato a garantirla io penso che sia il frutto di molte combinazioni».
Esempi?
«Orari più flessibili per i bar in centro, assurdo chiudere a mezzanotte. Ascoltare i baristi quando dicono che si possono consorziare e garantire vigilanza. Oppure farsi aiutare dai Guardian angels. E poi dalle 20 niente Ztl in centro. La città è sicura se la gente la frequenta. E i controlli si facciano con una centrale operativa unica».
E sulla politica amministrativa?
«Manca la cultura di staff. A cosa servono piccole mostre magari belle se non sono collegate a un grande evento? E poi i fondi europei. Solo io sono riuscito a portare soldi da assessore alla Cultura. Ci vuole un Ufficio Europa ma questo si collega ad una nuova figura di sindaco-manager, di imprenditore politico che faccia diventare il comune un attrattore di risorse e riqualifichi la dirigenza».
Cosa manca per rivitalizzare la città?
«Io sono per cucire i buchi neri. Il cinema Altino ad esempio. Ma quale auditorium? Sistemiamo questo. Così come il Concordi. Ma anche l'ex Macello in corso Australia. Ci sono imprenditori privati pronti a rigenerarlo. Poi avremo un centro congressi. Colleghiamo le forme di turismo congressuale a quella culturale e religiosa. Ma mettiamoci la testa: con 1,5 milioni di tassa soggiorno non si fanno giardini, bisogna reinvestirle nel sistemea alberghiero».
Il cemento è un'altro dei temi della campagna...
«Abbiano un vicesindaco che metterà 5milioni di emtri cubi di cemento quando invece la città perde abitanti. Io e Pisani siamo stati i veri ambientalisti in consiglio».
E il centrodestra?
«Sempre la solita ricetta. Ma sono schiacciati a destra e non pensano che la città va ricostruita dalle periferie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino