BELLUNO - Clio spopola anche sui banchi di scuola. La trentenne nata tra le verdi montagne bellunesi - come ama definirsi lei stessa - ha colto nel segno un’altra volta,...
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Chi la conosce bene sa che la ragazza ha talento da vendere, ma, soprattutto, un occhio lungo e selettivo. Concentra le sue capacità su progetti mirati con grandi marchi come Pupa, libri con Rizzoli e poche apparizioni in pubblico, nonostante richieste - seppur economicamente molto appetibili - di discoteche o locali. Clio Make Up è ormai un vero e proprio marchio, che applica quella che gli studenti di marketing definirebbero un’azzeccata brand extension. Sarebbe a dire una declinazione dell’immagine sempre in linea con i valori fondamentali che contraddistinguono il marchio stesso, nel caso specifico genuinità, femminilità e bellezza.
Persino nel diario che occupa i banchi di migliaia di adolescenti, Clio appare sempre come una ragazza qualunque, attraverso foto che parlano della sua vita: il marito Claudio, i gatti e le scoperte continue di New York, dove risiede. Con una passione smodata per tutto ciò che riguarda la cura di sé. A partire dai trucchi, fino a unghie e capelli, appannaggio storico del gentil sesso, anche se non manca qualche consiglio valido per i ragazzi (vedi alla voce acne). Clio sta diventando sempre più un simbolo per i giovani di come sia possibile costruire, partendo da una grande passione, complice la tecnologia, una professionalità altrettanto importante. Il tutto senza mai perdere la bussola, pur condividendo parte della vita privata con il pubblico. Forse è per questo che in ogni mezzo sbarchi, sia virtuale o reale, Clio piace. Ai bellunesi ancor più quando, come è accaduto la scorsa estate, la incrociano in veste di semplice e disponibile concittadina alla sagra di paese, invece che come volto distante, stampato sui diari dei figli a scuola. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino