Nella casa un'enorme piantagione di marijuana: una "fabbrica" con mille piante e giardiniere full time

Un interno della casa-piantagione incredibilmente attrezzata
CHIAMPO (Vicenza) - Era un vero e proprio stabilimento di marijuana quello scoperto dai carabinieri in uno stabile di due piani nel comune di Chiampo, in via Manzoni 89,...

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CHIAMPO (Vicenza) - Era un vero e proprio stabilimento di marijuana quello scoperto dai carabinieri in uno stabile di due piani nel comune di Chiampo, in via Manzoni 89, all'interno della quale sono state rinvenute oltre mille piante e 10 chili di sostanza già essicata.








La brillante operazione è stata portata a termine dai carabinieri della locale stazione, assieme al colleghi della compagnia di Valdagno, insospettiti dal fatto che in una vecchia casa, di proprietà di una persona del luogo (ignara del fatto) e affittata ad uno straniero da circa 3 anni, funzionasse anche di notte un potente condizionatore d'aria.







L'operazione ha per il momento portato all'arresto di un bosniaco, Davor Milovic, 39 anni, incensurato ma irregolare in Italia, che viveva in una piccola stanza ricavata all'interno dell'edificio. Secondo quanto spiegato, l'uomo, che dovrà rispondere anche del reato di furto aggravato, risulterebbe il "giardiniere" della coltivazione, mentre sono in corso ricerche per trovare i componenti di una banda di professionisti, che sarebbero gli artefici del piano. Le indagini cercheranno inoltre di scoprire anche a chi era destinata la droga.







Gli autori dell'attività illecita avevano escogitato anche il sistema di collegarsi ai cavi dell'alta tensione per garantire un sistema di luce e riscaldamento potentissimo, con lo scopo di accelerare la crescita delle piante. E' stato stimato che la potenziale bolletta elettrica, in realtà mai pagata, ammontasse a 9 mila euro al mese.



All'interno di tutto lo stabile, sono state scoperte stanze tappezzate di pannelli foto termo riflettenti, collegate con impianti di ventilazione, umidificazione, riscaldamento ed irrigazione, dotate di timer che scandivano i periodi di illuminazione e riscaldamento, così garantendo le condizioni climatiche più favorevoli per la coltivazione delle piante. Tutte le porte erano state rivestite con pannelli di legno, utilizzando della schiuma di poliuretano espanso, per evitare che il forte odore si espandesse all'esterno.



Le stanze erano saturate di piante di cannabis, suddivise per diversi stadi di crescita. Sono state rinvenute piantine appena seminate, altre di media crescita ed arbusti alti circa due metri pronti per essere lavorati. In un locale sotterraneo sono stati rinvenuti, come detto, 10 kg chili di piante già poste ad essiccare, oltre a pacchi di marijuana già confezionati e pronti per essere venduti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino