VICENZA - Il menù? Pasta alla puttanesca, spezzatino alla birra doppio malto e patate al forno con carote. E, per finire, un dolce. Per i vegetariani è previsto invece un piatto...
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La protesta No Tav di Vicenza passa anche attraverso una cena low cost. L'obiettivo è raccogliere fondi per finanziare nuove mobilitazioni contro il treno veloce, destinato ad attraversare il territorio da Montebello a Grisignano di Zocco con due nuove stazioni in zona Fiera e al tribunale, e un discusso tunnel viario sotto i Colli Berici.
L'appuntamento è previsito per venerdì 30 gennaio al centro sociale Bocciodromo, che sorge nel quartiere dei Ferrovieri, a due passi dal centro città. Tra i promotori, oltre agli esponenti dell'associazione di via Rossi, i rappresentanti del presidio No Dal Molin - nato in occasione della realizzazione della base Usa all'ex aeroporto cittadino - decisi a dare battaglia contro un'opera che, dicono, "sarà devastante e dividerà in due il capoluogo".
Dopo la fiaccolata lungo le vie del centro e il sit-in sotto la sede del Comune, il fronte contrario all'Alta Velocità torna ad alzare la voce. E lo fa con l'appoggio dei comitati della Valsusa e dei No Tav del Brennero, i quali hanno assicurato il loro sostegno in occasione delle prossime iniziative. "Siamo scesi in piazza per dire 'no' alle modalità antidemocratiche con cui sono state imposte le decisioni legate all'infrastruttura - sottolineano i responsabili del Bocciodromo - La cena sarà un momento conviviale e di confronto durante la quale parleremo dei progetti futuri".
Roberto Cervellin Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino