VICENZA - Degrado. Risse. Spaccio. Campo Marzo nella bufera. Lo storico polmone verde che sorge di fronte alla stazione ferroviaria di Vicenza è nell'occhio del ciclone....
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E a poco serve il potenziamento dei controlli disposto dal prefetto. Gli abitanti non si sentono più sicuri. "Non ci eravamo illusi, a differenza di altri, che la situazione fosse migliorata. Quanto sangue ancora prima di provvedimenti efficaci?", chiedono i rappresentanti del comitato di zona, i quali auspicano nuove ordinanze di chiusura nei confronti dei negozi dove la vendita di alcol scatena frequenti liti. Critico anche il consigliere comunale di opposizione Claudio Cicero, che attacca l'assessore alla sicurezza Dario Rotondi: "Campo Marzo, parco Querini, le zone attorno a viale Milano, piazza Araceli e alla Caritas hanno bisogno di impegno - denuncia - L'inadeguatezza dell'assessore è sotto gli occhi di tutti. Le sue dimissioni sarebbero opportune". Sulla stessa linea Matteo Celebron, segretario cittadino della Lega Nord: "Quello che dovrebbe essere il parco dei vicentini in realtà è un mercato a cielo aperto utilizzato come base per lo smistamento della droga e il controllo del territorio da parte di bande africane".
Dura la consigliera dei Cinque stelle Liliana Zaltron: "Campo Marzo è il luogo della paura - sbotta - I bar chiudono, i negozi soffrono e i cittadini disertano. La situazione è destinata a peggiorare con l'ipotizzata soppressione della stazione centrale per fare posto all'Alta velocità". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino