Sparavano a specie protette coi fucili silenziati, presi 2 fratelli bracconieri

Sparavano a specie protette coi fucili silenziati, presi 2 fratelli bracconieri
MONTORSO - La polizia provinciale è da rottamare? Pare di no, e lo conferma anche il presidente Variati dopo l'ennesima operazione anti bracconaggio nella zona collinare di...

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MONTORSO - La polizia provinciale è da rottamare? Pare di no, e lo conferma anche il presidente Variati dopo l'ennesima operazione anti bracconaggio nella zona collinare di Montorso. Due guardie hanno avvertito il richiamo di un uccello protetto, utilizzato da cacciatori di frodo della zona. Avvertito, l'ispettore Francesco Nassi inviava una pattuglia a rinforzo. “Gli agenti si sono resi conto che da una tettoia, di fianco ad una abitazione, due persone, poi identificate nei fratelli N.F, classe 1974, e N.S., classe 1984, esercitavano abusivamente la attività venatoria servendosi anche di un fucile calibro 8 modificato con l'innesto di un silenziatore - spiega Nassi - per non fare sentire gli spari in una giornata di silenzio venatorio”.




Pesanti i reati contestati ai due. Dal bracconaggio al reato di caccia in giorno di silenzio venatorio, alla modifica dell'arma, all'utilizzo di richiami di specie particolarmente protette (lucherini i tre richiami e i 107 uccelli sequestrati), fino all'omessa custodia di un altro fucile rinvenuto durante una successiva perquisizione assieme a 114 uccelli di specie non cacciabili e particolarmente protette. Tutto sequestrato dagli agenti della Polizia Provinciale di Vicenza, come pure gli animali abbattuti nel corso della giornata.



Il comandante della Polizia Provinciale Claudio Meggiolaro sopttolinea la professionalità dell'intervento e commenta un po' amaro: "Spero che qualcuno raccolga questo testimone con la stessa attenzione”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino