SCHIO – Arrestato venerdì dai carabinieri di via Maraschin su denuncia della compagna italiana che ha dichiarato di essere stata picchiata dall’uomo che l’ha resa madre tre...
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Un pesce grosso, ben più di quanto era apparso al momento dell’arresto quando i militari del capitano Vincenzo Gardin avevano trovato nella sua abitazione di via della Potara quattro etti di hashish. L’africano, ora in carcere a Vicenza dopo la convalida dell’arresto firmata mercoledì dal gip Gerace, viveva in città in un alloggio popolare con una ragazza italiana che in maggio lo ha reso padre.
Nabil Kouiri, regolare in Italia e da 8 anni operaio a Zanè, non si era fatto scrupolo la scorsa settimana di pensare di usare il figlio per trasportare da Milano a Vicenza 35 chili di hashish. La compagna una volta saputo che sarebbe dovuta andare pure lei con il bimbo a Milano per "coprire" il trasporto illecito si è rifiutata, rimediando una scarica di botte. Il secco rifiuto della donna, che ha cacciato di casa e denunciato il marocchino, ha fatto “saltare” il trasporto che era stato pianificato con l’uso di più auto, a prova di una capillare organizzazione a delinquere. Cacciato di casa Nabil Kouiri è stato arrestato a casa di un amico a Schio. In questi ultimi giorni i controlli su Nabil Kouiri hanno fatto emergere un profilo alquanto losco: nel 2007 è stato arrestato in Marocco per traffico di droga (25 kg. di hashish) e nel suo Paese deve scontare 5 anni di galera. In Italia è risultato incensurato. Nell’interrogatorio con il gip ha fatto scena muta.
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Il Gazzettino