FELTRE - Il negoziante padovano che gliela aveva venduta era finito sotto inchiesta per contraffazione di marchi, ma quella borsa con il classico monogramma Louis Vuitton era...
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Un acquisto del quale l’emigrante andava fiero. Quando però mostra l’accessorio a un negoziante di Feltre, scatta il sospetto. «Quella borsa è un tarocco, non è originale», gli dice il commerciante feltrino. È così che l’emigrante, prima di tornarsene in Sudafrica dove abita, è andato a denunciare il fatto ai carabinieri della stazione di Feltre.
Da lì sono iniziate le indagini dei militari. Mesi di verifiche incrociate, con tanto di perizia della casa madre francese che ha messo subito a disposizione l’ufficio anti-frodi. In un primo momento nemmeno la Louis Vuitton ha riconosciuto come originale quel borsone. Poi sulla base delle fotografie e su ulteriori approfondimenti e ricerche è emerso che si trattava di un pezzo vintage. Un borsone da viaggio trapeziodale delle dimensioni di 90 per 35 centimetri, che faceva parte di una edizione limitata del 1988. A quel punto le indagini sono state chiuse e la borsa restituita ai parenti del proprietario, che la recupererà al prossimo viaggio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino